Giocare vuol dire fare esperimenti col caso
– Novalis
Ma è sempre vero?
La valutazione del proprio rischio cardio-vascolare è uno dei passaggi fondamentali che ognuno di noi dovrebbe compiere quale passo iniziale sulla strada della prevenzione.
Come infatti sappiamo, ad un elevato rischio cardio-vascolare si accompagnano situazioni tutt’altro che desiderabili!
Viene quindi da chiedersi: con che meccanismi si valutano le probabilità che qualcosa accada?
E cosa succede quando ci troviamo di fronte a una condizione di incertezza?
Le Euristiche
È quello che da anni la psicologia studia e riassume sotto il concetto di Euristica. [1]
Dopo tanta ricerca, cosa sappiamo?
- che nella nostra quotidianità spesso ci rifacciamo al concetto di causa-effetto, tendendo a dare più peso a ciò che ci appare più evidente rispetto a quelle ragioni che possono apparirci più astratte (“Mio nonno è vissuto fino a novant’anni e fumava tutti i giorni!”);
- che spesso riconduciamo le situazioni che ci si presentano a stereotipi che ci aiutino a ricondurle a qualcosa a noi più comprensibile e familiare, con la tendenza ad escludere scenari a noi sconosciuti e che necessiterebbero di ulteriori sforzi di comprensione (un uomo di mezza età che cammina con un pacco di libri sotto il braccio sarà un bibliotecario o uno studente universitario?);
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- che quando c’è da mettere in correlazione dati di probabilità, si è disposti a credere più probabile un evento che ci risulti maggiormente desiderabile (è più probabile vincere alla lotteria, o prendere la multa se parcheggio in divieto di sosta?).
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Ma come funzionano questi meccanismi?
Attraverso processi mentali intuitivi e approssimativi quindi è possibile arrivare a giungere a dei risultati che potrebbero non essere necessariamente corretti dal punto di vista prettamente logico o probabilistico, basandoci sulla concezione distorta (in termine tecnico definito bias) che ci porta a stimare la probabilità che un evento rientri in una determinata categoria, o che sia più probabile che si verifichi, sulla base del fatto che in precedenza è già avvenuto o che facilmente rievochiamo alla memoria che tale evento è già occorso in passato, e che quindi potrebbe ripetersi.
Condizioni personali, esperienze di vita, motivi e credenze che sono sottesi a tali ragionamenti non sono da giudicare. Ma conoscerne i meccanismi psicologici aiuta a sviluppare processi di crescita e consapevolezza sui molti temi, inclusi quelli della salute.
Tutto questo ha un importante impatto in ambito sanitario: è anche sulla base di queste dinamiche che caratterizzano il ragionamento delle persone che gli esperti di prevenzione e Sanità Pubblica organizzano e sviluppano i programmi di screening cercando di favorire il più possibile il coinvolgimento delle persone.
Un modo semplice per migliorare le proprie capacità di giudizio?
Allenarsi nell’arte del calcolo statistico!
E allora: qual è la probabilità che la prossima volta che dovrai prendere una decisione, ti ricorderai di questo articolo?
La nostra speranza?
Che sia alta!
#MaiSmettereDiImparare #StaySafe
Journal of American Statistic Association: fondato nel 1888, considerato una pietra miliare della scienza statistica, pubblica articoli relativi alla statistica teorica e applicata all’economia, al sociale, alla fisica, all’ingegneria, e alle scienze della salute.
Bibliografia:
- D. Kahneman, P. Slovic, and A. Tversky, “Judgment Under Uncertainty: Heuristics and Biases” J. Am. Stat. Assoc., vol. 79, no. 385, pp. 223–224, 1984.
- Il National Safety Council, organizzazione no-profit americana che si spende per l’eliminazione delle principali cause di morte evitabili, tra le venti principali cause di morte più probabili mette al 15° posto l’incidente aereo, al 4° l’incidente automobilistico e… al 1° le malattie cardio-vascolari!
- La frase che da il titolo a questo breve articolo è di Novalis, pseudonimo di Georg Friedrich Philipp Freiherr von Hardenberg (Schloss Oberwiederstedt, 2 maggio 1772 – Weißenfels, 25 marzo 1801), è stato un poeta, teologo, filosofo e scrittore tedesco. Wikipedia.
Crediti immagini:
- L’ultimo lancio, Charles Robert Leslie, dipinto, 1840, Wikimedia Commons